Amare il pianeta. Scenari della transizione energetica
Venerdì 31 gennaio, ore 20.45, Società Letteraria di Verona
COMUNICATO STAMPA
Testa: “Le partecipate del Comune non sono un parco giochi. E su Agsm ci vuole trasparenza!”
“E’ interesse dei cittadini che le imprese che forniscono servizi alla collettività non siano utilizzati come campi gioco dagli amministratori, dai consiglieri comunali, da quelli di circoscrizione, da quelli di condominio”. Non le ha mandate a dire, Federico Testa, presidente di Enea, ieri sera, ospite de “La città che sale” in Sala Montanari, incalzato dall’avv. Luciano Butti, docente di diritto ambientale, nella conferenza dedicata agli “Scenari della transizione energetica” .
Alleanza Agsm – A2A poco trasparente
Il professore non ha risparmiato dalle critiche nemmeno il progetto di alleanza della Agsm e della Aim vicentina con la lombarda A2A: “Non ho sufficienti informazioni per esprimere un giudizio di merito; posso dire però che un’operazione così importante dovrebbe essere gestita con maggiore trasparenza”. Ricordiamo che nei giorni scorsi, il gruppo emiliano Hera e quello trevigiano di Ascopiave avevano lamentato di non avere avuto la possibilità di presentare delle proposte alla Azienda veronese. “La scelta lombarda potrebbe anche essere giusta, non lo so – ha continuato il professore veronese – ma credo che sarebbe necessario giustificarla con chiarezza ai cittadini, spiegare quali logiche la hanno ispirata. La rivendicazione di una “specificità” del caso veronese tale da imporre la scelta fatta, mi sembra un’osservazione poco convincente”.
Gli utili delle aziende di servizi pubblici
Federico Testa si è anche soffermato criticamente sul modo di gestire i bilanci di queste aziende: “Se il prezzo delle bollette genera troppi utili, significa che una quota della spesa paga il consumo, mentre l’altra è una forma di imposizione fiscale: ma le imposte dovrebbero essere progressive!.
Le prospettive della fusione per l’energia pulita
Nel corso della serata, davanti ad un pubblico folto ed attentissimo, il prof. Testa ha poi aggiornato i presenti sul fantascientifico progetto di reattore a fusione nucleare di Frascati, oggetto di un recentissimo accordo con Eni. Ma quanto tempo per avere energia pulita senza scorie? “Almeno 30 anni; – ha precisato il presidente di Enea – tutto il mondo sta lavorando su queste tecnologie”. Cosa fare nel frattempo? “Dobbiamo continuare a perfezionare i mezzi di produzione di energia rispettosi dell’ambiente, dal fotovoltaico all’eolico, cercando però di fare scelte sensate, adatte all’ambiente di destinazione”. Anche le prospettive di diffusione delle auto elettriche non sono prive di incognite: “Sono il futuro, certo, ma siamo ancora molto lontani dalla possibilità di distribuire capillarmente l’energia sulle strade”. E l’economia circolare? “Bisogna intervenire a monte, quando si progettano le merci: un uovo di Pasqua, a fronte di un etto di cioccolata, tra supporti, sorprese e fiocchi, ne ha tre di materiale indifferenziabile”.
Gestire meglio l’ecobonus
Notevole interesse ha suscitato l’idea di affrontare le inefficienze energetiche dei condomini sfruttando meglio l’ecobonus: “. E’ noto come le persone anziane abbiano poco interesse a votare a favore dei progetti di efficientamento dei loro condomini nelle assemblee, perché temono che all’investimento iniziale non corrisponda una reale convenienza, visto che si manifesta solo nel tempo. “Alcune amministrazioni – ha spiegato Testa – hanno proposto agli anziani la cessione del bonus all’ impresa ristrutturante, in modo da valorizzarlo subito, in cambio di benefici indiretti derivanti dalla riduzione del costo della bolletta o dei miglioramenti qualitativi resi possibili dalla domotica”.
“La città che sale”: 60 soci e 2100 sottoscrizioni in due settimane!
All’inizio della serata, il presidente de “La città che sale” aveva presentato al pubblico intervenuto la nuova associazione. Dopo averne descritto l’origine, frutto di “una reazione etica, intellettuale e civica al degrado del sistema politico”; gli intenti: “fornire un contributo alla qualificazione del dibattito politico e riavvicinare i cittadini alle istituzioni ” ; gli strumenti: “un programma di conferenze e dibattiti su temi di attualità politica e un blog, il nostro, che non è una semplice house organ ma uno strumento di lavoro e di interazione con i cittadini”, Alberto Battaggia ha manifestato tutta la soddisfazione dei nove soci fondatori: “In due settimane siamo già diventati 60 soci, mentre 2100 cittadini hanno sottoscritto la nostra lettera aperta al Prefetto sul caso Almirante. Sono risultati che ci incoraggiano a proseguire su questa strada con ancora maggiore convinzione!”, ha concluso Battaggia.